Lo zafferano sociale al Vinitaly con Le Donne del Vino d’Abruzzo

Lo zafferano sociale al Vinitaly con Le Donne del Vino d’Abruzzo

Lo zafferano sociale al Vinitaly con Le Donne del Vino d’Abruzzo e tanti altri eventi: Assemblea nazionale al Padiglione Abruzzo , Brindisi “I fantastici 80”, 30 anni Donne del Vino + 50 anni di Doc Montepulciano d’Abruzzo

L’Abruzzo del vino al femminile chiuderà il Vinitaly 2018 in bellezza. Sarà una giornata fitta di appuntamenti quella di mercoledì 18 aprile; inizia con l’assemblea nazionale dell’associazione presso il Padiglione Abruzzo alle ore 11.00 – seguita dal brindisi “I fantastici 80. 30 anni Donne del Vino + 50 anni Doc Montepulciano d’Abruzzo”, alla presenza delle figure istituzionali e della presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini– al culmine della giornata una cena al Palazzo della Gran Guardia.

Nell’edizione del trentennale dell’associazione (festeggiato a Pescara lo scorso 3 marzo), l’Abruzzo è stato scelto tra i 4 territori protagonisti chiamati a proporre sia i vini delle socie produttrici, sia un prodotto tipico regionale per arricchire il suntuoso menù della cena di gala. La scelta si è resa particolarmente ardua, perché il prodotto in questione deve essere collegato con una iniziativa sociale. Dopo una lunga e faticosa ricerca, la delegazione locale guidata da Jenny Viant Gomez ha deciso che a dare lustro all’Abruzzo nel contesto scaligero sarà una particolare produzione di zafferano de L’Aquila al centro di un progetto terapeutico inclusivo, che vede protagonisti 150 anziani della residenza sanitaria assistenziale (Rsa) “L’Immacolata” di Fontecchio (Aq). In questa struttura gli anziani intraprendono un percorso di terapia occupazionale in cui si occupano, tra altre attività, della sfioratura dello zafferano. Il progetto è promosso dall’Associazione “Opera S.Maria della Pace” e lo zafferano è quello coltivato da una donna imprenditrice agricola: Adriana Tronca titolare dell’azienda Vigna di More. La sindaca di Fontecchio, Sabrina Ciancone, e la Tronca con uno spiccato senso di solidarietà femminile hanno abbracciato entusiaste il singolare abbinamento, vino-progetto sociale, promosso da Le Donne del Vino.

Lo zafferano ha trovato nel territorio aquilano le condizioni pedoclimatiche ideali per esprimere tutto il suo potenziale qualitativo. Il pregiato prodotto sarà al centro di una ricetta preparata da Marina Ramasso, chef Donna del Vino. Oltre a rendere gustosi e saporiti i più diversi piatti, lo zafferano è una miniera di sostanze preziose per l’organismo; essendo uno dei più potenti antiossidanti contrasta i radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Inoltre, questa spezia favorisce le funzioni digestive. Gli stigmi dello zafferano contengono oltre 150 sostanze aromatiche volatili componenti il suo olio essenziale. È uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi, elementi che conferiscono il tipico colore giallo-oro alle pietanze, inoltre è ricco di vitamine A, B1 e B2. Lo zafferano ha un alto tenore di safranale, un composto organico in grado di influenzare positivamente l’attività cerebrale. Per questa ragione si usa in fitoterapia nel trattamento dei disturbi dell’umore, come sedativo e antispasmodico, efficace contro il mal d’auto.

Il ricco patrimonio dello zafferano viene valorizzato attraverso le mani degli anziani che frequentano la Rsa di Fontecchio; struttura che cerca di incentivare un ventaglio di attività capaci di stimolare gli ospiti nella prevenzione e il rallentamento dei processi degenerativi delle demenze. La Rsa propone musica, pittura e tanta manualità per ricreare contesti e lavori della quotidianità, che si rifanno a una vita sana. Sistematicamente gli anziani preparano pasti, dolci tradizionali per le festività e sono in costante collegamento con l’esterno (scuole, associazioni, volontari), oltre che con gli enti preposti (Asl, amministrazione comunale). Alcune attività sono diventate “riti terapeutici”: la cottura delle castagne, la sfioratura dello zafferano, la preparazione delle insalate con i prodotti dell’orto curato dagli anziani stessi. Per implementare le iniziative legate al cibo, alla natura e alla memoria; nella Rsa è stata creata una stanza multisensoriale. Inoltre, ci sono dei pannelli emozionali che raffigurano oggetti della vita e del lavoro. Un incitamento alla creatività e alla vita attiva. Tutto all’insegna dell’inclusione sociale di una categoria come quella degli anziani, troppo spesso dimenticata e non considerata come parte attività della società e una vera risorsa per la comunità.

Donne del Vino Abruzzo – abruzzo@ledonnedelvino.com

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